Visualizzazione post con etichetta lezioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lezioni. Mostra tutti i post

venerdì 15 maggio 2009

Esperimento # 2




Altro appuntamento con gli appunti in diretta!
Ecco qui la lezione di oggi, venerdì 15 maggio:

Giornali online

New York Times: costruito in modo molto semplice; i testi non sono unicamente composti da un titolo e da un’immagine ma anche da molto testo che rendono gli articoli scorrevoli e interessanti per il lettore-medio. Si nota un grande rigore nella preparazione della notizia stessa e della sua corretta fruizione in Internet che è difficile da trovare nei giornali online italiani. Negli States l’utilizzo di Internet è molto più diffuso e non ci sono tutte le differenze in base al censo o alla posizione sociale dei cittadini; l’Amministrazione ha investito molti fondi per fare in modo che la Rete fosse fruibile da ogni cittadino lungo il vastissimo territorio americano. L’idea di questi grandi giornali online – compresi i giornali ed i siti di partito – è di trattenere a sé l’utente assecondando le sue necessità di ricerca di contenuti e informazioni con motori di ricerca interni ed altri servizi fondamentali. Le notizie nei giornali americani vengono divise in questo modo:
o Notizie più bloggate
o Notizie più inviate via mail
o Notizie più commentate
o Notizie più lette
o Notizie contenenti le chiavi di ricerca più cercate sul web
Questo approccio tradisce l’interesse che questo tipo di testate ha nei confronti dei propri lettori online e del mondo del web 2.0.

CNN: anche se il layout è piuttosto diverso – per la ovvia preferenza esercitata sui video e sulle immagini – la logica alla base del sito è la stessa del N.Y. Times offrendo ai suoi visitatori una catalogazione di notizie in base alla loro “fama”. La vera chiave di volta di questo tipo di giornalismo risiede nel diverso approccio che si da alla notizia ed al modo in cui ci si confronta fra la realtà “ufficiale” della carta stampata e l’utenza, chiamata in causa in modo diretto.
Questo nuovo modo di concepire il web e le notizie che attraversano la Rete sono destinate a cambiare radicalmente il modo in cui ci si informa e, almeno si spera, rivitalizzare il mercato dell’informazione stampata; distrutta dalla crisi.

Huffington Post: è un giornale costruito sulla modalità di un blog. Tutto ciò che è scritto è commentato in modo continuo (fino ad oltre 500 commenti) e strutturato tramite aggregatori aggiornati in modo continuo; in questo modo il sito subisce un refresh costante di notizie andando a ritagliare la propria fetta di mercato come enorme “contenitore” di post altrui. I lati positivi di questa gestione sono ovvi:
o Riduzione dei costi
o Aggiornamento continuo
o Aggregatore di pubblicità e proventi da industrie che investono sul nostro prodotto
o Interattività con gli utenti

venerdì 8 maggio 2009

Esperimento # 1: appunti in diretta


Raul Duke, alterego del giornalista americano Hunter S. Thompson

Lezione dell'8 maggio 2009.
DISCLAIMER:
Per ogni errore di forma o contenuto scarico la responsabilità sulla fretta del momento.

PARTE I:

Fra i piumini che cercano di impadronirsi dell'atmosfera sterminando il genere umano, pranzi pesanti e caffè offerti a destra e sinistra eccoci qui ad assistere ad una nuova lezione del professor Lelio Alfonso.

Arriviamo motivati e pronti ad utilizzare i potenti mezzi a nostra disposizione (prese multiple e pc più o meno funzionanti)pronti a 4 ore di laboratorio.

Dopo le prime presentazioni veniamo subito all'argomento del giorno:

ISTITUZIONI E GIORNALI ONLINE

Per stabilire quale sia il migliore portale italiano di informazione ci sono, fondamentalmente, due variabili distinte:

1. Tempo di permanenza dell’utente sul sito
2. Numero di accessi registrati

Solitamente per i giornali online non ci sono differenze fra il nome del giornale e quello del sito online.

La maggior parte degli studenti presenti segue www.repubblica.it come magazine online per i seguenti motivi:
• Abitudine
• Velocità nell’aggiornamento delle news
• Contenuti ed approfondimenti

Altri, in minor parte, visitano i siti: www.gazzetta.it , www.gazzettadiparma.it, www.corriere.it .


Approfondimento sul sito di Repubblica: www.repubblica.it
Il sito di Repubblica è uno dei siti con maggiori spazi per pubblicità, popup e animazioni pubblicitarie in genere.
Nel corso dei weekend i siti di informazione, per “colpa” dei riposi dei diversi giornalisti, subiscono una caduta verticale nell’emanazione di notizie.
Il sito presenta uno scrolling molto ampio, a diffusione verticale, grazie al quale l’utente è in grado di districarsi fra i vari approfondimenti, rubriche ed articoli.
Se al giornale cartaceo manca l’appealing di una serie di fotografie a colori per non togliere spazio alla componente scritta qui, nel web, è possibile per gli amministratori presentare serie di immagini come aiuto ulteriore alle notizie.
Questo aspetto non è di poco conto ma, in una mia personale opinione, rappresenta lo scarto evolutivo fra il “vecchio” giornale di carta stampata ed il “nuovo” – continuamente nuovo – sito/portale che propone continuamente approfondimenti e materiale sui quali riflettere e soffermarmi.
Questo aspetto visivo può, nella maggior parte dei casi, inficiare la possibilità dei giornalisti di de-scrivere nel dettaglio i fatti e, sull’onda di una sorta di pigrizia congenita al popolo italiano tutto, porta ad una semplice descrizione smunta e scarna della notizia, spesso appoggiandosi alle agenzie di stampa ed alle famose procedure di CTRL+C e CTRL+V.

È chiaro che scrivere sul web è molto differente dalla scrittura su carta.
Le motivazioni sono svariate:
• Il target, il pubblico di riferimento, è diverso. Partendo da un gap generazionale e da una mancanza di mezzi e abitudine del popolo “affezionato” alla carta.
• Il pubblico dei locali pubblici, trova spesso fastidioso sfruttare un computer anche perché è ormai tradizione l’incontro con i colleghi, gli amici ed il dibattito con gli avventori del locale sullo scandalo del giorno

Come è costruita l’homepage dal punto di vista del linguaggio?

Il testo è praticamente assente presentando praticamente solo titoli, immagini ed alcuni link. In poche parole è un unico miasma di informazioni linkabili, un’evoluzione ipertrofica dell’informazione veloce e interattiva, un aggregatore di informazioni che prende le distanze dallo standard cartaceo.

Questa evoluzione è, manco a dirlo, sfruttata dal marketing virale sulla rete creando una serie di rimandi fra la notizia ed il doveroso banner della multi nazione legata al giornale.
Ad esempio se ci fosse il classico servizio riempitivo del tipo “d’estate fa molto bene pranzare con un gelato” vedremmo, quasi certamente, un enorme Magnum Algida che ci invita ad una dieta a base di latte, granella di nocciola e caramello.
La pubblicità, gli interessi economici, i messaggi nemmeno troppo subliminali, sono ormai un tutt’uno fra notizie e web.

Da un punto di vista comunicativo gli articoli in prima pagina stanno subendo un’involuzione: lo spazio dedicato alla parte scritta lascia lo spazio alle immagini mentre la notizia è redatta in modo frettoloso, semplice e sempre più simile ad una serie di appunti o ad un costrutto composto dai titoli delle diverse agenzie di stampa.

PARTE II:
Affermazione di Murdock: “i giornali online diventeranno a pagamento.”

Questa frase deve essere contestualizzata all’interno delle opportune norme di sopravvivenza alla crisi che inevitabilmente travolge anche il mercato della comunicazione.
Gli utenti di Internet ed altri servizi web ragionano oramai per tag, per categorie definite a priori nelle quali le diverse notizie, in un modo o nell’altro, ricadono. Per farsi un’idea della portata di questo fenomeno basta fare un giro su igoogle o youtube che, nel loro continuo tentativo di rinnovamento, inseguono i gusti degli utenti dando la possibilità di personalizzare sia l’interfaccia del sito che di apportare un filtro automatico sui contenuti. Grazie ad un paio di clic igoogle ci da la possibilità di controllare le mail, il tempo atmosferico della nostra città, i nuovi video, i termini di wikipedia e, specialmente, una serie di notizie che noi abbiamo precedentemente selezionato secondo i nostri interessi.
Tutto questo in una pagina, alla portata di un clic.
La tecnologia on demand di Murdock si muove in questo senso; ben presto, grazie agli smartphone di ultima generazione, saremo in grado di ricevere “in diretta” le novità su questo o quell’argomento con tanto di approfondimenti, foto, video e – condicio sine qua non – relativa interattività e valutazione con stelline.
Per sconfiggere la crisi dell’informazione e della diffusione dei giornali cartacei l’informazione quindi deve fornire servizi aggiuntivi per fidelizzare il lettore.

In Italia l’editoria è in una situazione di forte crisi non solo dal punto di vista delle vendite ma anche e soprattutto nel settore pubblicitario che, per prevenire spese inutili, investono sempre meno sulla carta stampata e sempre di più sul web.
Nel nostro Paese uno dei pochi giornali dedicati e specializzati in determinate sezioni è “Il sole24ore” che, in abbonamento, fornisce un servizio di informazione costante e competente.
Il sito del Sole è molto anomalo e molto inglese come impostazione.

Italia News è un sottoprodotto del sole 24ore ed è gestito da un computer che controlla quali sono le notizie locali italiane più lette e le pubblica all’interno di box. La costruzione è statistica, fredda ma automatizzata. Anche se questa procedura è piuttosto inquietante da un punto di vista della rilevanza e l’incidenza per il product placament è fondamentale. Le notizie sono prese dal mondo di internet affondando le mani senza discriminazioni nel mondo dei blog e dei giornali online; questa è una procedura che sfrutta e “legge” la rete in ogni sua forma.

Agenzie di stampa: un rapido confronto



Il giornalismo moderno, per sopravvivere ai tempi che cerca di raccontare, per forza di cose deve rincorrere la modernità, la velocità e la multimedialità in ogni sua forma.

Le agenzie di stampa sono fonti dirette di informazioni delle quali le diverse testate giornalistiche si nutrono costruendo molte delle loro uscite grazie ad un processo di assorbimento progressivo (se non copia-incollando) di ogni notizia in “tempo reale”.

La formula comunicativa delle agenzie di stampa si addice perfettamente al mondo di Internet perché rappresenta una soluzione versatile presentando notizie corte e prive di ogni tipo di approfondimento, portando ai limiti le 5 famose “W” del giornalismo anglosassone. In breve in un sito di un’agenzia di stampa siamo in grado di trovare il fatto vero e proprio, depurato da campanilismi, ideologie di partito, ricami giornalistici.

Tutto questo, ovviamente, è pura teoria.

Il problema, se vogliamo identificarlo come tale, è che questi servizi così utili ai giornalisti sono poco utilizzati dai “non addetti ai lavori”; questo gap, apparentemente senza soluzione né ragione, è forse imputabile alla mancanza di copertura mediatica che hanno questi mezzi di informazione ma anche alla mancanza quasi assoluta di interattività con gli utenti.

Di seguito una breve analisi alle maggiori agenzie stampa a livello nazionale ed internazionale:

ANSA: indubbiamente la più famosa delle agenzie di stampa italiane, proverbialmente assegnata alla categoria e ampiamente utilizzata a livello nazionale. Presenta una homepage piuttosto caotica nella quale si inseguono notizie flash, approfondimenti, fotografie e, perché no, un paio di pubblicità di conti bancari agevolati e macchine di lusso. Sulla sinistra un menù piuttosto piccolo ci da la possibilità di “spostarci” fra le notizie raggruppate per tema o per provenienza regionale mentre al centro ed in primo piano, le ultime news con relativi link a foto, articoli correlati ed approfondimenti. I video, costretti all’angolo in basso a destra, sono una componente piuttosto interessante del sito anche se potrebbero essere implementati sia dal punto di vista della compatibilità che da quello dell’interattività.
Link: www.ansa.it

ADNKRONOS: molto simile come struttura all’ANSA, questa agenzia di stampa è certamente più visibile e facile da consultare rispetto alla precedente; interessante e non priva di spunti la sezione “Secondo Me” che, con un semplice servizio di forum/commento tenta di coinvolgere i lettori in un dialogo costruttivo ritagliandosi la propria fetta di mercato virtuale.
Link: www.adnkronos.com

APCOM: questo sito punta certamente sul fattore comunicativo che solo le immagini possono dare a utenti casuali. In “prima pagina” una grande fotografia accompagna la propria didascalia attirando l’attenzione del lettore ed invitandolo a cliccare sul link d’approfondimento. Di sotto, a cascata, l’elenco delle news più interessanti della giornata, tutte ovviamente corredate da una piccola fotografia. Interessante, per i fanatici delle statistiche, la sezione “Temi Caldi” aggiornata costantemente di ora in ora e dedicata alla presentazione di un piccolo grafico a colonne relativo agli argomenti più cliccati dagli utenti.
Link: www.apcom.net

SIR: minore, ma non meno importante, questa agenzia di stampa è dedicata all’informazione religiosa e presenta un’interfaccia semplice e di facile consultazione in cui , in modalità bilingue italiano-inglese, scorrono al centro del sito le notizie più importanti della giornata già corredate di link per approfondire l’argomento.
Link: www.agensir.it

Veniamo ora alle agenzie straniere:

REUTERS: la pagina centrale è sviluppata su più strati verticali e presenta, oltre alla classica divisione nel menù di sinistra in base agli argomenti trattati, una zona a destra, a fianco del mainframe, dedicata all’andamento dei mercati mondiali oltre ad un comodo convertitore di valuta internazionale. Continuando a scorrere il sito verso il basso saremo in grado di visualizzare i dibattiti che hanno scaldato l’opinione pubblica e le ultime news divise per categorie e con un flag specifico nel caso fossero presenti video ad accompagnare la notizia.
Link: www.reuters.com

AFP: questa agenzia di stampa è piuttosto singolare per il suo layout diverso dagli altri siti esaminati in precedenza; un breve e colorato menù interattivo divide gli argomenti in sezioni mentre i servizi del sito sono elencati brevemente in uno spazio sul fondo della pagina. Questa agenzia fornisce informazioni in sei diverse lingue e, nella sua somma, fornisce una interfaccia sicuramente più userfriendly rispetto agli altri enti di informazione.
Link: www.afp.com

Dopo questa, certamente incompleta, carrellata delle più importanti agenzie di stampa è facile notare come il lato “umano” dell’interconnessione fra utenti sia stato quasi del tutto omesso.

Se palinsesti e trasmissioni tv sono costellati di televoti, interattività, scambio reciproco di informazioni e contatti fra “palco e realtà” le agenzie di stampa ne sono prive o gravemente mancanti. Di certo la realtà delle agenzie di stampa non è in grado di competere con la fruibilità delle testate online ma, nel mondo del web 2.0, è inaccettabile che una fonte di informazione non riesca a sviluppare un network di utenze in grado di collegare le notizie ai file multimediali ed all’apporto, fondamentale per la fidelizzazione al servizio, degli utenti stessi.

Certo, fra la mia utopistica visione del web journalism e l’italianissimo Tgcom c’è (e spero ci sarà sempre) una differenza fondamentale; fra l’interattività alla Italia1, i cori degli aspiranti famosi davanti alle telecamere, le graziose immagini di orsi polari all’interno di gabbie dorate in crisi ed una vera condivisione delle risorse web per creare una sorta di “giornale mondiale” passa una linea molto netta che divide l’intrattenimento a basso, bassissimo profilo da una informazione interattiva, vera e propria risorsa di questo secolo.

È quindi fondamentale, prima delle politiche di gestione delle informazioni e del sito, l’educazione alla libertà, all’interattività ed alla possibilità di ogni cittadino di sfruttare tutti i mezzi a disposizione per condividere ciò che sempre più difficilmente ricade nella categoria di “news”.