venerdì 8 maggio 2009

Esperimento # 1: appunti in diretta


Raul Duke, alterego del giornalista americano Hunter S. Thompson

Lezione dell'8 maggio 2009.
DISCLAIMER:
Per ogni errore di forma o contenuto scarico la responsabilità sulla fretta del momento.

PARTE I:

Fra i piumini che cercano di impadronirsi dell'atmosfera sterminando il genere umano, pranzi pesanti e caffè offerti a destra e sinistra eccoci qui ad assistere ad una nuova lezione del professor Lelio Alfonso.

Arriviamo motivati e pronti ad utilizzare i potenti mezzi a nostra disposizione (prese multiple e pc più o meno funzionanti)pronti a 4 ore di laboratorio.

Dopo le prime presentazioni veniamo subito all'argomento del giorno:

ISTITUZIONI E GIORNALI ONLINE

Per stabilire quale sia il migliore portale italiano di informazione ci sono, fondamentalmente, due variabili distinte:

1. Tempo di permanenza dell’utente sul sito
2. Numero di accessi registrati

Solitamente per i giornali online non ci sono differenze fra il nome del giornale e quello del sito online.

La maggior parte degli studenti presenti segue www.repubblica.it come magazine online per i seguenti motivi:
• Abitudine
• Velocità nell’aggiornamento delle news
• Contenuti ed approfondimenti

Altri, in minor parte, visitano i siti: www.gazzetta.it , www.gazzettadiparma.it, www.corriere.it .


Approfondimento sul sito di Repubblica: www.repubblica.it
Il sito di Repubblica è uno dei siti con maggiori spazi per pubblicità, popup e animazioni pubblicitarie in genere.
Nel corso dei weekend i siti di informazione, per “colpa” dei riposi dei diversi giornalisti, subiscono una caduta verticale nell’emanazione di notizie.
Il sito presenta uno scrolling molto ampio, a diffusione verticale, grazie al quale l’utente è in grado di districarsi fra i vari approfondimenti, rubriche ed articoli.
Se al giornale cartaceo manca l’appealing di una serie di fotografie a colori per non togliere spazio alla componente scritta qui, nel web, è possibile per gli amministratori presentare serie di immagini come aiuto ulteriore alle notizie.
Questo aspetto non è di poco conto ma, in una mia personale opinione, rappresenta lo scarto evolutivo fra il “vecchio” giornale di carta stampata ed il “nuovo” – continuamente nuovo – sito/portale che propone continuamente approfondimenti e materiale sui quali riflettere e soffermarmi.
Questo aspetto visivo può, nella maggior parte dei casi, inficiare la possibilità dei giornalisti di de-scrivere nel dettaglio i fatti e, sull’onda di una sorta di pigrizia congenita al popolo italiano tutto, porta ad una semplice descrizione smunta e scarna della notizia, spesso appoggiandosi alle agenzie di stampa ed alle famose procedure di CTRL+C e CTRL+V.

È chiaro che scrivere sul web è molto differente dalla scrittura su carta.
Le motivazioni sono svariate:
• Il target, il pubblico di riferimento, è diverso. Partendo da un gap generazionale e da una mancanza di mezzi e abitudine del popolo “affezionato” alla carta.
• Il pubblico dei locali pubblici, trova spesso fastidioso sfruttare un computer anche perché è ormai tradizione l’incontro con i colleghi, gli amici ed il dibattito con gli avventori del locale sullo scandalo del giorno

Come è costruita l’homepage dal punto di vista del linguaggio?

Il testo è praticamente assente presentando praticamente solo titoli, immagini ed alcuni link. In poche parole è un unico miasma di informazioni linkabili, un’evoluzione ipertrofica dell’informazione veloce e interattiva, un aggregatore di informazioni che prende le distanze dallo standard cartaceo.

Questa evoluzione è, manco a dirlo, sfruttata dal marketing virale sulla rete creando una serie di rimandi fra la notizia ed il doveroso banner della multi nazione legata al giornale.
Ad esempio se ci fosse il classico servizio riempitivo del tipo “d’estate fa molto bene pranzare con un gelato” vedremmo, quasi certamente, un enorme Magnum Algida che ci invita ad una dieta a base di latte, granella di nocciola e caramello.
La pubblicità, gli interessi economici, i messaggi nemmeno troppo subliminali, sono ormai un tutt’uno fra notizie e web.

Da un punto di vista comunicativo gli articoli in prima pagina stanno subendo un’involuzione: lo spazio dedicato alla parte scritta lascia lo spazio alle immagini mentre la notizia è redatta in modo frettoloso, semplice e sempre più simile ad una serie di appunti o ad un costrutto composto dai titoli delle diverse agenzie di stampa.

PARTE II:
Affermazione di Murdock: “i giornali online diventeranno a pagamento.”

Questa frase deve essere contestualizzata all’interno delle opportune norme di sopravvivenza alla crisi che inevitabilmente travolge anche il mercato della comunicazione.
Gli utenti di Internet ed altri servizi web ragionano oramai per tag, per categorie definite a priori nelle quali le diverse notizie, in un modo o nell’altro, ricadono. Per farsi un’idea della portata di questo fenomeno basta fare un giro su igoogle o youtube che, nel loro continuo tentativo di rinnovamento, inseguono i gusti degli utenti dando la possibilità di personalizzare sia l’interfaccia del sito che di apportare un filtro automatico sui contenuti. Grazie ad un paio di clic igoogle ci da la possibilità di controllare le mail, il tempo atmosferico della nostra città, i nuovi video, i termini di wikipedia e, specialmente, una serie di notizie che noi abbiamo precedentemente selezionato secondo i nostri interessi.
Tutto questo in una pagina, alla portata di un clic.
La tecnologia on demand di Murdock si muove in questo senso; ben presto, grazie agli smartphone di ultima generazione, saremo in grado di ricevere “in diretta” le novità su questo o quell’argomento con tanto di approfondimenti, foto, video e – condicio sine qua non – relativa interattività e valutazione con stelline.
Per sconfiggere la crisi dell’informazione e della diffusione dei giornali cartacei l’informazione quindi deve fornire servizi aggiuntivi per fidelizzare il lettore.

In Italia l’editoria è in una situazione di forte crisi non solo dal punto di vista delle vendite ma anche e soprattutto nel settore pubblicitario che, per prevenire spese inutili, investono sempre meno sulla carta stampata e sempre di più sul web.
Nel nostro Paese uno dei pochi giornali dedicati e specializzati in determinate sezioni è “Il sole24ore” che, in abbonamento, fornisce un servizio di informazione costante e competente.
Il sito del Sole è molto anomalo e molto inglese come impostazione.

Italia News è un sottoprodotto del sole 24ore ed è gestito da un computer che controlla quali sono le notizie locali italiane più lette e le pubblica all’interno di box. La costruzione è statistica, fredda ma automatizzata. Anche se questa procedura è piuttosto inquietante da un punto di vista della rilevanza e l’incidenza per il product placament è fondamentale. Le notizie sono prese dal mondo di internet affondando le mani senza discriminazioni nel mondo dei blog e dei giornali online; questa è una procedura che sfrutta e “legge” la rete in ogni sua forma.

5 commenti:

  1. E'una bella idea quella di permettere agli studenti di prendere appunti con mezzi tecnologici e interattivi come un computer ed un blog: chi ha saltato la lezione può consultare i file dei suoi compagni, o si possono aggiungere delle parti che si sono tralasciate.
    C'è poi da notare la comodità di non avere fogli di carta svolazzanti in giro; i concetti sono comunque sempre reperibili ad un indirizzo web!

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  2. Leggere le immagini è un'attività che tutti sono in grado di compiere, dai più giovani fino ai più anziani, e un'intera pagina senza foto è al giorno introvabile proprio perché snervante per l'occhio, che fatica ad orientarsi. Grazie al suo spazio illimitato il web può quindi permettersi di pubblicare più di una fotografia (a differenza del cartaceo, dove una scrematura è d'obbligo), rendendo così la lettura più agevole e rapida: due qualità al giorno d'oggi indispensabili.

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  3. @ Martina: effettivame utilizzare il pc a lezione è molto comodo sia per "registrare" direttamente in bella le nozioni che ci vengono fornite sia per modificare e confrontare i vari blog sempre e comunque in fase di costruzione.

    @ Alessia: hai ragione per quanto riguarda la fruibilità delle immagini e la loro ovvia diffusione sulla rete. Per lo spazio illimitato, da buon geek informatico, mi tocca darti torto: Internet non è una cornucopia dalla quale scaturiscono infinite libagioni ed infinite informazioni; è da tempo che gli addetti del settore pronosticano un processo di aggregazione e inflazione del web. In poche parole un giorno la Rete potrebbe subire un collasso e, anche per questo, è fondamentale suddividere lo spazio che ogni utente ha a disposizione per sé. Poi, ovviamente, vale sempre l'equazione: + spazio = + soldi.

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  4. Si lo so, per alcune cose sono un po' ignorante, però dai anche sostituendo "spazio illimitato" con "vasto spazio" il mio ragionamento fila ugualmente!

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  5. Si, in effetti il ragionamento sostituendo i termini funziona ugualmete! :)

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